“La terapia allo specchio”

Negli ultimi anni diversi studi e approcci psicoterapeutici si sono interessati allo studio dello sviluppo della personalità, sottolineando il ruolo delle relazioni d’attaccamento, delle esperienze traumatiche precoci e della dissociazione nella costruzione del Sé. Molto risalto è stato dato alla definizione delle “parti della personalità” nei pazienti che hanno subito traumi e che presentano sintomi di frammentazione, i disturbi di personalità o il PTSD.
L’approccio della Mindful Interbeing Mirror Therapy (MIMT) lavora su questi aspetti, rappresentando un modello innovativo che prevede l’utilizzo dello specchio in alcune fasi della terapia: paziente e terapeuta sono posti entrambi davanti allo specchio e interagiscono attraverso la loro immagine riflessa.
Il modello è stato ideato da Alessandro Carmelita e Marina Cirio, due colleghi esperti in area traumatica tra Genova e Londra, e si basa sia su evidenze cliniche che su solide basi teoriche e neuroscientifiche (per chi fosse interessato consigliamo la lettura del libro “La mente reazionale” di Daniel Siegel).
L’approccio MIMT può divenire un potente veicolo di ricostruzione del proprio sé individuale e relazionale, ma anche una importante occasione per integrare le varie parti della personalità, acquisendo un migliore senso di autorealizzazione, integrazione e stabilità.
Allo stesso tempo la relazione terapeutica ricopre un ruolo fondamentale nel lavoro con i nostri pazienti, soprattutto con coloro che hanno sperimentato traumi relazionali durante lo sviluppo.
L’approccio MIMT si basa dunque sulla creazione di una relazione terapeutica stabile ed emotivamente profonda con i pazienti. Inoltre, promuove la compassione (dal latino cum patior – soffro con – e dal greco συμπἀθεια , sym patheia – “simpatia”, provare emozioni con: è un sentimento per il quale un individuo percepisce emozionalmente la sofferenza altrui desiderando di alleviarla).
Connessione emotiva e compassione, sono ingredienti fondamentali per l’integrazione delle varie parti del sé, e per il buon funzionamento nella dimensione relazionale.

Per approfondimenti:
https://www.stateofmind.it/2019/02/mindful-interbeing-mirror-therapy/

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